Fonti:
· Ilmondodeitrasporti.com
Il titolare del dicastero, Prof. Enrico Giovannini, fa il punto della situazione.
Al di là del periodo di crisi, effetto dell'emergenza pandemico-sanitaria scoppiata un anno e mezzo fa, prevale un dato di fondo molto importante: un trasporto, sia via terra che via ferrovia e mare, che pian piano diventa sempre più green.
Obiettivo dei fondi stanziati è raggiungere una serie di risultati, ritenuti fondamentali dagli addetti ai lavori: il potenziamento di tutto il trasporto pubblico, considerando anche la ripartenza delle scuole, il completamento della transizione ecologica, all'interno del quale vi è il programma per la riduzione, totale o semi-totale delle emissioni di CO2, creare nuovi investimenti in infrastrutture e offrire nuove forme di mobilità.
Entrando nel dettaglio, il ministro Giovannini ha commentato espressamente: "In questo bilancio dei primi sei mesi, abbiamo voluto mettere in luce le priorità e le linee strategiche su cui si è concentrata l’azione del MIMS e su cui continueremo ad impegnarci nei prossimi mesi. Queste, in linea con gli obiettivi del Governo Draghi, sono cruciali per rilanciare la crescita e contribuire allo sviluppo del Paese, migliorare la qualità della vita delle persone e la competitività delle imprese, ridurre le disuguaglianze tra i diversi territori e accelerare la transizione digitale ed ecologica attraverso riforme, misure di semplificazione e nuovi investimenti in infrastrutture e mobilità che mettono al centro la sostenibilità economica, sociale e ambientale".
Il ministro Giovannini è intervenuto di recente anche sull'obbligo del Green Pass sui mezzi di trasporto pubblico. Il quadro della situazione è e resta molto chiaro: obbligo del certificato verde solo per viaggiare in aereo e treno e non sui mezzi di trasporto pubblico in città (TPL).
Il ministro mette in evidenza problemi o questioni di tipo organizzativo, legati al ridotto numero dei controllori presenti e radicati territorialmente, sottolineando anche che, con l'inizio del nuovo anno scolastico, soprattutto all’inizio i controllori presteranno servizio più a terra che a bordo. Questo, per evitare o scongiurare il sovraffollamento di autobus e metrò.
Giovannini sottolinea anche un altro aspetto altrettanto rilevante: la comunicazione e l'importanza di fare comunicazione in merito a trasporto e viabilità.
"Non si può imporre il cosiddetto green pass anche sul trasporto pubblico locale semplicemente perché dal punto di vista organizzativo non sarebbe gestibile. L'introduzione del green pass su treni a lunga percorrenza, aerei e navi ha funzionato molto bene. Sul trasporto pubblico locale abbiamo ritenuto, assieme alle Regioni, di non introdurlo anche perché sarebbe difficile fare i controlli. In compenso, però, sono stati stanziati oltre 600 milioni per potenziare i mezzi pubblici e sono state rafforzate le regole per il riempimento", conclude il ministro durante l’intervista.
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